La promozione della tua offerta di San Valentino non è andata come speravi? Cerchiamo di capire insieme i 5 errori che, forse, hai commesso!
È ovvio che i motivi, per il quale una promozione non da i risultati attesi, possono essere moltissimi, nell’articolo di oggi però vorrei evidenziare i fattori più comuni che possono influenzare negativamente una campagna promozionale, sopratutto a ridosso di una festività come può essere san Valentino.
Quindi, quali sono gli errori che potresti aver commesso quando hai scritto la tua offerta promozionale?

TI SEI MOSSO TROPPO TARDI
Se mi segui da un po’ già lo saprai perché lo dico spesso: statisticamente un utente, prima di effettuare un acquisto, deve essere sottoposto all’offerta almeno 7 volte.
Questo significa che, se la settimana prima di san Valentino metti un post su Facebook dove comunichi alla tua utenza che c’è un offerta, loro non avranno il tempo di poter assorbire questa informazione correttamente, complice il rumore di fondo presente in rete e sui social.
Senza contare che, più tardi ti decidi più soldi dovrai investire in sponsorizzate, per poter farti notare rispetto ai tuoi competitor. Se invece ti muovi per tempo potrai permetterti di spendere di meno, dato che avrai meno competizione, e sfruttare meglio il tuo budget, magari facendo anche qualche test.
NON CONOSCI IL TUO TARGET
Sembra assurdo pensare di non conoscere il target di una promozione di San Valentino, vero? Stiamo parlando alle coppie ovviamente. Certo! È vero, ma questo non basta per definire un target per una promozione.
Stiamo parlando ai ragazzi o a coppie sposate? Che potere di spesa hanno? A cosa sono interessati? Devono spezzare la loro routine o devono fare una fuga d’amore? Se non ci poniamo tutte queste domande (e molte altre) rischiamo di mancare il bersaglio e di utilizzare il registro comunicativo sbagliato.


NON USI IL COPY ADATTO
Questo punto è strettamente collegato a ciò che abbiamo appena detto. Bisogna fare molta attenzione a cosa scriviamo, o non scriviamo, all’interno dei nostri testi.
Se stiamo parlando con un millennial dovremo utilizzare determinati termini e determinate strategie di copywriting, che saranno completamente diverse da quelle che useremmo per un baby boomer o per una coppia della generazione Z.
Di conseguenza è imperativo adattare le proprie strategie di persuasione in funzione dell’utente con cui vogliamo comunicare.
NON USI LE FOTO GIUSTE
Questo errore mi lascia sempre molto perplessa e anche un po’ infastidita.
A mio avviso non è accettabile vedere pubblicata come promozione la foto del menù, magari sgranata e con il riflesso. Questa non è serietà! Non sorprendiamoci se poi la campagna pubblicitaria non funziona!
Ma senza arrivare a questi eccessi, spesso si commettono errori davvero ingenui.

Ad esempio è essenziale tenere a mente il fatto che gli utenti ormai visitano i social e i siti da smartphone. Quindi quando andrò a preparare la mia foto non posso permettermi di inserire il menu in piccolo nell’angolo, nessuno andrà a leggerlo perché lo schermo è troppo piccolo e lo sforzo sarebbe troppo grande, e questo senza contare la rapidità con la quale si scrollano le foto.
O ancora inserire nella foto un muro di testo è di per se un errore, non cattura l’attenzione, richiede uno sforzo di lettura che spesso l’utente non vuole fare.
Molto meglio, invece, una foto con dei modelli che possano trasmettere emotivamente il messaggio che volete, felicità, gioia, allegria o altro lasciando al minimo il testo all’interno della foto, focalizzandosi solo sulle cose importanti per catturare l’attenzione dell’utente, abbiamo il corpo del post per poter approfondire la nostra offerta.

FAI LE STESSE COSE DEI TUOI COMPETITOR
Se non ti differenzi dall’offerta dei tuoi competitor non riuscirai ad emergere e ti ritroverai a competere solo sul prezzo, e come tutti sappiamo questa non è una buona cosa.
Mettere la stessa identica foto dei cigni fatti di asciugamani sul letto matrimoniale che mette anche il tuo diretto concorrente, ti renderà solo una fotocopia.
È essenziale innovare, diversificarsi!
Gli americani hanno un motto molto semplice e diretto “don’t be better, be different!”. Questo ovviamente non vuol dire che non devi offrire prodotti e servizi di qualità, ci mancherebbe altro! Quella è la base di partenza!
Ma è essenziale avere avere una caratteristica dominante che ti permette di differenziarti dalla concorrenza, occupare un posto specifico nella mente dei tuoi potenziali clienti ed emergere sul mercato sovraffollato che contraddistingue questo periodo storico.
Quindi, quali sono stati gli errori fatti nella tua campagna di San Valentino?
Fammelo sapere nei commenti!


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