salta l'accordo SIAE - META

Salta l’accordo SIAE – META: tutte le canzoni Italiane fuori da Facebook e Instagram.

Salta l’accordo SIAE – META.

Negli ultimi anni, l’industria musicale ha subito una trasformazione digitale che ha portato a una maggiore diffusione della musica in rete. Questo ha creato nuove sfide per la gestione dei diritti d’autore e per la raccolta dei relativi compensi.

In questo contesto, è nato l’accordo META e SIAE, un accordo tra la società statunitense META e la Società Italiana degli Autori ed Editori (SIAE) per la gestione dei diritti d’autore sui contenuti musicali presenti su Facebook e Instagram.

Grazie a questo accordo, gli artisti italiani hanno potuto ottenere (fino ad oggi) un maggior riconoscimento e una maggiore remunerazione per la loro musica, anche sui canali digitali. La SIAE aveva il compito di raccogliere i compensi dovuti e di distribuirli agli autori e ai compositori.

Ora cambia tutto: salta l’accordo SIAE – META e le canzoni italiane saranno fuori da Facebook e Instagram. Il cambiamento avverrà nelle prossime 48 ore e tutti i video con musica italiana saranno silenziati oscuranti, mentre le canzoni spariranno dalla libreria. 

La decisione unilaterale di Meta di escludere il repertorio SIAE dalla propria library lascia sconcertati gli autori ed editori italiani. A SIAE viene richiesto di accettare una proposta unilaterale di Meta prescindendo da qualsiasi valutazione trasparente e condivisa dell’effettivo valore del repertorio. Tale posizione, unitamente al rifiuto da parte di Meta di condividere le informazioni rilevanti ai fini di un accordo equo, è evidentemente in contrasto con i principi sanciti dalla Direttiva Copyright per la quale gli autori e gli editori di tutta Europa si sono fortemente battuti. Colpisce questa decisione, considerata la negoziazione in corso, e comunque la piena disponibilità di SIAE a sottoscrivere a condizioni trasparenti la licenza per il corretto utilizzo dei contenuti tutelati. Tale apertura è dimostrata dal fatto che SIAE ha continuato a cercare un accordo con Meta in buona fede, nonostante la piattaforma sia priva di una licenza a partire dal 1 gennaio 2023.  SIAE non accetterà imposizioni da un soggetto che sfrutta la sua posizione di forza per ottenere risparmi a danno dell’industria creativa italiana.

Si riuscirà a risolvere questa situazione? Vedremo, possiamo solo che attendere.